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IMPEDENZA AUDIO

Non importa saper risolvere equazioni esponenziali per scegliere un microfono.
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Un concetto in cui prima o poi vi imbatterete, lavorando coi microfoni, è quello di Impedenza Audio. Un argomento sicuramente molto tecnico e, pertanto, molto complicato, destinato ai Sound Engineer. Come FilmMakers, però, siamo costretti, quanto meno, a sapere di cosa si tratta. Proviamo, allora, a rendere facile il concetto.

L’impedenza di un microfono è misurata in Ohm (O) e rappresenta la resistenza elettrica di un microfono. Ok. Ma cosa vuol dire? Sicuramente è complicato da capire, se non si hanno conoscenze di elettrotecnica. Però, è anche vero che, per la produzione video, non è necessario risolvere delle equazioni esponenziali o capirne gli aspetti tecnici. Ci sarà sufficiente comprendere come l’Impedenza Audio influenza la scelta del microfono.

La regola generale da seguire, anche se non si è un Sound Engineer, è semplice: l’Impedenza Audio di casse o microfoni deve sempre essere supportata dall’amplificatore o dal mixer al quale queste vengono collegate. Il rischio, se non si rispetta questa norma, è quello di sovraccaricare l’uno o l’altro elemento, con la conseguenza di falsare la loro resa o anche di arrivare ad un malfunzionamento.

Meglio ancora, perché il microfono funzioni correttamente, sarebbe rispettare l’esatta “corrispondenza” di impedenza. I mixer e i registratori, infatti, hanno un’impedenza di entrata. E’ a questa che dovrebbe corrispondere quella dei nostri microfoni.

Se le impedenze non corrispondono non si provocano danni, tranquilli, ma ci saranno effetti notevoli sui livelli delle frequenze e dei rumori di fondo.

NON HO CAPITO PROPRIO BENE, BENE, BENE…

Facciamo un esempio: immaginiamo di avere una Moto molto potente, ma leggera. Gli ammortizzatori che dovremo montare, per far rendere al meglio il veicolo su strada, saranno molto veloci nelle reazioni e, allo stesso tempo, rigidi al punto giusto. Se la Moto, invece, è decisamente più pesante, probabilmente opteremo per ammortizzatori più lenti nelle reazioni ma, di contro, assai più morbidi. Qualsiasi variazione in questo equilibrio potrebbe rendere di difficile utilizzo il mezzo.

Se in un sistema audio abbiamo un componente che fornisce una determinata “spinta”, allora dovremo mettere un “ammortizzatore” adeguato. Se un amplificatore, per esempio, lavora con un’Impedenza Audio di 8 Ohm, riuscirà a lavorare nella maniera migliore se collegato ad apparecchiature con la stessa impedenza, fornendo la giusta resa. Ogni modifica di queste combinazioni comporterebbe uno squilibrio prestazionale.

Quasi tutti i microfoni professionali, comunque, hanno un’Impedenza Audio media. E anche la strumentazione professionale ha un’impedenza media. Perciò non dovreste incontrare problemi. Ma è sempre bene verificare la compatibilità di impedenza tra microfoni, mixer, amplificatori, ecc.

Una cosa che, invece, vi tornerà molto utile sapere, a livello pratico, sull’Impedenza Audio dei microfoni è che i microfoni ad alta impedenza non dovrebbero essere usati con cavi più lunghi di un paio di metri. Altrimenti potreste rischiare di sperimentare una considerevole perdita di frequenze alte. Oltre che l’aumento di rumorosità o di interferenze indesiderate sul segnale trasmesso.

Invece, microfoni a media o bassa impedenza funzioneranno benissimo con cavi lunghi anche fino a centinaia di metri. Ma chi volete registrare, così lontano?

NF

[IMMAGINI]: nexusplexus / 123RF Archivio Fotografico



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@nelloferrara

Da più di 15 anni attivo nel settore CineTelevisivo come Autore, Sceneggiatore e Regista, da qualche anno Nello Ferrara ha affiancato, al percorso artistico, la formazione di giovani talentuosi. Il programma di istruzione è disponibile sul sito del suo Corso FilmMaker

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