DUCK SOUP – L. McCarey
“La guerra lampo dei Fratelli Marx” è probabilmente il miglior film del quartetto statunitense. Grazie anche alla regia di Leo McCarey. E’ un film potente; che resisterà a se stesso per parlare ad ogni generazione. Non a caso è considerato uno dei migliori film di tutti i tempi. I Marx sono, in questa prova, l’ultima anche con Zeppo, allo stato di grazia. Se non fossero uomini ma concetti si potrebbe parlare di questo film come il loro stato dell’arte.
IL FILM
Centro Europa, la Freedonia è in bancarotta. I governanti chiedono un prestito (l’ennesimo) alla signora Teasdale, che accetta ma impone Rufus T. Firefly come presidente. Quest’ultimo si rivela uno squilibrato dai modi autoritari e follemente anarcoidi. Appena salito al potere, infatti, comincia a proporre leggi bizzarre ed adottare comportamenti assurdi. Anche a causa dei suoi inetti aiutanti causa l’entrata in guerra con il vicino stato di Sylvania. Alla fine, incredibilmente, Freedonia avrà la meglio su Sylvania e tutto finirà per il meglio.
LEO McCAREY
McCarey (1898- 1969) non era esattamente quello che si dice uno sprovveduto dietro la macchina da presa, tutt’altro. Era uno che in carriera si è messo in tasca due Oscar da miglior regista ed uno da miglior soggetto. Prima dei Marx aveva diretto, scrivendo con Hal Roach, Laurel & Hardy in alcuni dei migliori corti della loro carriera. Insomma non era un oscuro nessuno messo a disposizione dei geniali fratelli. Eppure si dice che, durante le riprese, proprio i componenti della famiglia gli abbiano fatto ogni genere di difficoltà.
I FRATELLI MARX
Chico, Harpo, Groucho, Gummo e Zeppo: I Marx Brothers. I primi tre degli autentici istrioni, incapaci di non farsi notare. Tre modi diversissimi di interpretare la comicità eppure così vicini negli intenti. Gli ultimi due le spalle dei fratelli sul palcoscenico, ma anche più produttivi nella vita reale. Zeppo sopratutto: prima con Gummo, come agenti teatrali, poi da solo come allevatore di cavalli prima ed industriale poi. L’American Film Institute li ha inseriti al 26° posto tra le più grandi star della storia del cinema. Il loro successo col pubblico andò avanti fino alla fine degli anni ’40 quando, di fatto, si ritirarono dalle scene. Tutti tranne Groucho, che si reinventò come ironico presentatore di quiz.
L’ACCOGLIENZA
Al momento dell’uscita fu un clamoroso fiasco. Il pubblico non colse la sottile ironia che il film invece trasudava. Era un inno all’assurdità delle guerre e di chi le voleva. Benissimo invece se ne accorsero le censure degli stati retti da dittature. Il sarcasmo riguardo al patriottismo bastò per vietare il film in Germania e in Italia. Ma era chiaro: la vena comicità surreale dei Marx era troppo avanti sui tempi. Il successo del film arriverà negli anni ’60. Allora il messaggio antimilitaristico sarà talmente evidente da diventare una bandiera anche conto la guerra in Vietnam.
E COME MAI VEDERLO?
Tanto per cominciare perché è divertente. Le gag di Harpo e Chico sono notevoli e i giochi di parole di Groucho insuperabili. Se siete degli estimatori del genere comico potrete godervi quello che dei Fratelli Marx è considerato il miglior film. E molto in realtà lo si deve al regista. Eliminò gli stacchi musicali tipici dei Marx e migliorò le loro performance; ridimensionando Groucho e lavorando sugli altri. E’ un film importante che non ha senso lasciar prendere polvere in videoteca.
JA
[COPYRIGHT IMMAGINI]: “Douck Soup“, Leo McCarey – USA 1933
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